venerdì 25 maggio 2012

I cadaveri di Gunther von Hagens

Quasi un anno fa trattai l'argomento della pietrificazione, dopo aver visto un servizio in tv, un'arte praticata da alcuni studiosi come Segato, Gorini e Rini.
Questi erano rimasti affascinati dalla mummificazione, praticata dagli antichi Egizi: una tecnica che partiva dalla rimozione degli organi interni del cadavere, conservati poi nei vasi canopi che adornavano la tomba, per poi procedere alla rimozione del cervello tramite degli uncini inseriti nelle narici.
L'obiettivo era quello di rendere immortale il defunto, conservando integro il suo corpo anche dopo la morte.
I pietrificatori miravano allo stesso traguardo: purtroppo, però, Segato si portò il segreto nella tomba, lasciando così un alone di mistero sulla pratica considerata a quel tempo immorale e inaccettabile.
Oggi, in Germania, c'è un altro uomo che è alla ricerca dell'immortalità: il suo nome è Gunther von Hagens ed è l'inventore della plastinazione.
E' stato soprannominato il dottor Morte: in effetti, il suo lavoro consiste nel trattare i corpi dei morti (si tratta comunque di persone che in vita avevano deciso di donare il proprio corpo per questo scopo), privandoli di tutti i liquidi e sostituendo a questi dei polimeri di silicone che rendono rigidi ed inodori i corpi stessi.
Attraverso varie fasi successive, i corpi (naturalmente privi di pelle) vengono sistemati in pose del tutto naturali.
La mostra è intitolata "Bodyworlds" e ogni anno registra tantissimi visitatori.
Sinceramente è alquanto impressionante vedere questi corpi e pensare che si tratta di cadaveri: ma Gunther von Hagens ha affermato che quei corpi plastinati non devono essere più visti come cadaveri.
In fondo quando mangiamo una scaloppina, non pensiamo ad essa come una parte di un animale che è stato ucciso per dare nutrimento a noi uomini.
Sarà, ma a me fa sempre impressione!


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