venerdì 20 marzo 2015

Le Iene, le schiave dell'Isis

Il servizio de Le Iene sull'Isis
Ieri è andata in onda un'altra puntata de Le Iene e ancora una volta Nadia Toffa ha saputo regalarci un servizio (guarda il video) veramente ben fatto e utile.
La iena è volata in Iraq per parlare di Isis e in particolare delle vittime di questo esercito del terrore, ovvero le donne e i bambini.
Nadia ha intervistato moltissime donne prigioniere dei soldati dell'Isis e che sono riuscite a fuggire dai campi di prigionia, rischiando la propria vita.
Si tratta di donne yazidi, una minoranza non musulmana che viene perseguitata proprio per essere convertita. Chi si ribella, viene ucciso, altrimenti diventa prigioniero.
Tutte le donne intervistate erano tormentate dai ricordi e dal terrore che hanno vissuto lì dentro: violenze sessuali, fisiche, bastonate, scosse elettriche alla testa, senza cibo e acqua. Molte di loro non hanno retto questa situazione di difficoltà e si sono tolte la vita.
Donne incatenate per essere vendute
Quando parliamo di donne, però, facciamo riferimento solo al sesso femminile perchè tra di loro sono poche le donne mature: molte sono ragazzine di 14 anni o addirittura anche bambine di 7/8 anni. Anche queste ultime hanno subito violenza sessuale, spesso da più uomini, e sono rimaste incinte di questi uomini violenti.
Quelle rapite vengono ingabbiate, incatenate insieme e fatte sfilare nelle città come della merce: poi parte l'asta e vengono vendute al migliore offerente. 
Oggi sono più di 4000 le donne schiave dell'Isis e per la loro liberazione sono necessari 10 mila dollari.
Ma tanti sono anche i bambini che vengono chiusi in delle strutture fatiscenti e qui vengono addestrati: leggono il Corano e imparano a combattere, a difendersi e ad usare le armi. Spesso sono sotto l'effetto di droghe, soprattutto quando a loro vengono mostrati i video in cui i nemici vengono decapitati come animali.
Solo terrore che porta altro male e terrore: perchè, per fortuna, questi bambini e queste donne ancora dei sogni per il futuro, ma prima vogliono vendicarsi di quegli uomini che hanno distrutto la loro vita.

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