giovedì 13 novembre 2014

Le Iene, il servizio sul Brasile e il crack

Il programma tv Le Iene è famoso per i suoi servizi insoliti e difficili da trovare nella tv di oggi.
Nell'ultima puntata del programma è andato in onda un servizio dal titolo Crackolandia: con questo termine si è voluto indicare un Paese in cui il crack, una delle droghe più pericolose al mondo, ha subito un aumento notevole delle vendite, pari all'80%.
Una vittima brasiliana del crack
Proprio a Rio de Janeiro ci sono 20 mila uomini e donne (e anche molti giovani) dipendenti dal crack.
Il crack si ottiene con alcuni processi chimici dalla cocaina e lo si fuma attraverso delle pipe. In realtà, esso si presenta come una pietra, la pietra della morte, che col calore si trasforma in fumo.
Sebbene i suoi effetti da sballo (o La onda come la chiamano i brasiliani) durino solo 5 minuti, sono gli effetti sulla salute ad essere più devastanti: i denti cadono, la pelle diviene secca, gli occhi diventano gialli e si vive in uno stato catatonico di assoluta dipendenza da questa droga.
Il crack è molto diffuso anche perchè lo si vende a circa un euro a pietra: a farne le spese sono anche molte donne in gravidanza e molti bambini.
Proprio le donne usano il loro corpo per procurarsi i soldi utili ad acquistare il crack: hanno rapporti non protetti, finiscono per contrarre la sifilide e l'Aids e danno alla luce bambini che nascono già tossicodipendenti o morti.
Per combattere questa piaga c'è la UPP, l'unita di Polizia Pacificatrice, e anche la Polizia Militare che giorno e notte si muove nelle favelas per sequestrare chili e chili di droga di ogni tipo.
Un servizio che ci ha fatto capire qual è il vero Brasile: non solo quello delle spiagge, del Carnevale, del sole e della samba, ma anche quello della povertà, della droga e della disperazione.


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