venerdì 18 ottobre 2013

Conflict kitchen: solo cibo dei Paesi in guerra con gli USA

Dopo il ristorante di Brooklyn in cui la regola principale è mangiare stando in silenzio per tutta la durata del pasto (vedi Eat), a Pittsburgh, in Pennsylvania è nato un take away originale: si chiama Conflict kitchen.

Insegna del Conflict Kitchen per Cuba
Come suggerisce il nome, questo ristorante, nato dall'idea di Jon Rubin, professore di Arte, è un temporary restaurant che cambia cucina, nome e allestimento ogni 2 mesi e serve solo la cucina di tutti quei Paesi che sono in guerra con gli Stati Uniti d'America.
Finora c'è stata la cucina dell'Afghanistan, dell'Iran, del Venezuela, e adesso è Cuba ad essere protagonista.
Insegna del Conflict Kitchen per Afghanistan
Insegna del Conflict Kitchen per Iran
Insegna del Conflict Kitchen per Venezuela
Di ogni Paese non si finisce col conoscere solo il cibo e la cucina tipica, ma i clienti vengono coinvolti anche nella cultura, nella politica e sui temi rilevanti di quel Paese attraverso eventi, performance e discussioni e piccoli opuscoli. 
Spesso gli stessi cibi acquistati vengono avvolti in fogli di giornale sui quali ci sono le interviste agli esponenti politici Usa sul conflitto del momento, in modo tale che l'esperimento di divulgazione sia bipartisan.
Attualmente la versione è quella cubana e con essa si sta avvicinando la clientela al cibo, alla cultura e al pensiero di chi vive a Cuba e di coloro che sono emigrati negli Stati Uniti.
Come è normale che sia, spesso i pensieri e le parole risultano essere complicate e contradditorie a seconda del punto di vista; ma tutto questo non fa altro che riflettere la gamma di sfumature di pensiero presenti in ogni Paese.
Dopo Cuba, toccherà al Nord e Sud Corea e alla Palestina e Israele.

Per chi sia interessato il Conflict kitchen si trova a questo indirizzo: 221 Schenley Dr, Pittsburgh, PA, USA 15213


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