mercoledì 9 ottobre 2013

Come è nata Samsung

Samsung: oggi è uno dei maggiori concorrenti della Apple per quanto riguarda la telefonia, Pc e Tablet.
Eppure non si è sempre occupata di questo.
La storia di Samsung nasce nel 1938 a Daegu, una piccola cittadina nel sud di Seul: qui il fondatore, Byung.Chull Lee, con soli 30 mila won (pari a circa 20 euro) fonda una società specializzata in pesce e verdure inscatolate. Il 28enne sud coreano decide di esportare le sue conserve in Cina e dà il nome alla sua azienda: Samsung, che in coreano vuol dire "tre stelle".
Dopo circa 60 anni, nel 1993, a guidare la Samsung è suo figlio, Kun-Hee Lee che trasforma quella piccola società in una multinazionale, ma la trasformazione non è stata semplice.
Dai mulini alle macchine per il confezionamento tessile, dall'industria pesante, chimica, aerospaziale, costruzioni, servizi finanziari e poi l'elettronica.
Tutto questo cambiamento è avvenuto dopo un discorso durato tre giorni e interrotto solo per dormire, al termine del quale il capo disse: "Da oggi cambieremo tutto, tranne moglie e figli.
Da quel discorso emerge un obiettivo importante: puntare sulla qualità e sul marchio per dare filo da torcere ai concorrenti e magari superarli. Ed è quello che è successo.
Oggi la Samsung è guidata dal nipote del fondatore, Jae-Young Lee, colui che sta dietro il successo del Galaxy e che ha il compito di arrivare a 400 miliardi di dollari di ricavi entro il 2020.
Ma il suo successo Jae-Young l'ha già avuto, superando la ex numero uno, la Apple di Jobs, con 400 milioni di cellulari venduti in un anno e il 30% della quota di mercato degli smartphone (contro il 22% della Apple).
In SudCorea Samsung vale da sola il 20% del Pil del Paese perchè si può parlare di una vera e propria holding di Stato: un coreano può nascere al Samsung Medical Center, vivere in un residence della Samsung Costruction Division, avere un'assicurazione della Samsung Life Insurance, vestirsi Bean pole (marchio di Samsung Textile) e dormire negli Shilla Hotel di proprietà del gruppo.
Insomma, un vero e proprio impero che oggi dà lavoro a 270 mila dipendenti in 79 Paesi e con un business da 190 miliardi di dollari l'anno.


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