martedì 16 luglio 2013

Turismo 2.0: tutti vogliono le 5 S

In un periodo in cui tutti parlano di crisi e problemi di ogni tipo, c'è chi dice che il nostro è un pianeta in viaggio e la figura del turista è molto appetibile, l'oggetto del desiderio di uomini di marketing, tour operator, sociologi e antropologi.
Alla fine del 2012 più di un miliardo di persone ha varcato i propri confini internazionali e pare che nel 2030 il numero dei viaggiatori raggiungerà i 2 miliardi.
fonte: elisacarriero.blogspot.it
Insomma, il turismo è un vero e proprio business, in continua crescita ed evoluzione; sì perchè se prima si parlava solo di 3 S del turismo, cioè sabbia, sole e sale (sea, mare in inglese), oggi a questa concezione di turismo tradizionale e principalmente balneare bisogna aggiungere altre 2 S: sex e shopping.
Con il primo si intende non solo il turismo sessuale, ma anche il viaggio per rafforzare le relazioni e per dare sfogo al romanticismo; mentre, con il secondo, si intende l'ultima frontiera del viaggio in cui gli acquisti sono ragione della trasferta, un viaggio tra le vie della moda e negli outlet.
Cinque elementi in cui l'Europa e il Mar Mediterraneo sono protagonisti: in effetti, ogni 3 turisti internazionali uno viene nel Mediterraneo e ben il 50% viene in Europa.
Se pensiamo all'Italia, è chiaro che qui da noi le 5 S ci sono tutte; il problema è che abbiamo smesso di ascoltare la domanda e siamo rimasti fermi a 10/20 anni fa, faticando così di entrare in sintonia con la nuova generazione di turisti.
Ma chi sono questi turisti 2.0?
Diciamo che sono 3 le aree principali:
  1. gli asiatici: i cinesi, primi fra tutti, hanno scoperto il viaggio recentemente e sono quelli che arrivano a spendere di più in viaggio (in media 1139 dollari a viaggio). Fondamentale  per loro è lo shopping;
  2. i gay: una grande nicchia per la quale tutte e 5 le S sono fondamentali. L'Italia, rispetto alla Spagna e ad altri Paesi omo-friendly è un po' indietro;
  3. gli ultra 70enni: programmano soprattutto viaggi di piacere e noi con i nostri borghi, i nostro prodotti enogastronomici e gli impianti benessere dovremmo essere un punto di riferimento per questa categoria.
Se guardiamo invece a noi come turisti, gli Italiani sono più attenti al budget e la vacanza italiana è diventata molto più personalizzata: calano le presenze alle Maldive e in India, mentre crescono le presenze negli Stati Uniti, in Birmania e in Sudafrica.
Naturalmente, parlare delle 5 S del turismo è sempre limitativo: c'è infatti chi parla di 3 L (landscape, leisure, learning), chi di 3 R (relazioni, racconti e ricordi) per un viaggio come esperienza e chi di 4 E (equipement, encadrement, evenement, environnement, cioè accoglienza, qualità dei servizi, eventi e ambiente).
A ognuno il suo.


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