venerdì 5 luglio 2013

Kome un palloncino: il cancro e la cronicizzazione

Il cancro è considerato il "male del secolo" o il "brutto male" e negli ultimi anni colpisce un numero sempre più grande di persone.
Nel documentario "Kome un palloncino" di Massimiliano Cocozza, vincitore del premio Ilaria Alpi 2012, si racconta di una donna, affetta da un cancro, e di come nel corso dei mesi perda sempre più la coscienza del suo corpo e della sua mente, man mano che la malattia si evolve.
Si tratta di un vero e proprio diario visivo del figlio che giorno dopo giorno riprende la madre: la storia parte con una diagnosi errata, una lombo sciatalgia, per poi arrivare alla vera e propria diagnosi: neoplasia polmonare.
Una notizia che la sconvolge e che non le dà vie di fuga: solo pochi mesi di vita e un lungo percorso di chemioterapia che, come una bomba radioattiva, le scoppia dentro e le toglie ogni lucidità.
Renata Lubisco
Renata Lubisco, una donna attiva, forte e vitale che d'improvviso si ritrova nuda di fronte ad una malattia devastante e la sua vita non fa altro che riempirsi di dolore, attesa, paura, di giorni tutti uguali e poche speranze.
Una malattia che trasforma le persone, le consuma, le mangia da dentro, piano piano.
E proprio come un palloncino che sta per scoppiare si sente Renata a tal punto da non riuscire più a tenere l'aria dentro.
Un documentario che altro non è che una riflessione sulla morte e sulla cronicizzazione, ovvero sull'incapacità dei pazienti di combattere contro l'attacco della malattia per attuare una resistenza passiva, cercando di ridurre quanto più il dolore e la sofferenza e arrendersi lentamente.


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