lunedì 29 aprile 2013

La piaga delle slot machines

In qualsiasi città italiana quasi ad ogni angolo sono nati dei piccoli casinò dove ognuno di noi può tentare la fortuna.
Questi posti si presentano, all'esterno, con vetrine piene di facce sorridenti, ragazze che esultano e signorine che ti offrono da bere.
Dove prima c'erano cartolerie e mercerie ora ci sono queste sale giochi, piene zeppe di slot machines.
Dall'esterno è veramente difficile poter dare un'occhiata all'interno perchè la visuale è totalmente oscurata, eppure sembra quasi impossibile non divertirsi e fare soldi.
Una volta entrati il posto si presenta in questo modo: illuminazione bassa, quasi in penombra e tendenzialmente bluastra, nessuna finestra che possa far filtrare il sole e non si ha assolutamente la percezione dello scorrere del tempo.
Le slot presenti accettano non solo monete da 1 o 2 euro, ma anche banconote da 5, 10, 20, 100 e 500 euro.
Per farti rimanere incollato alla macchina le studiano tutte: ci sono sale fumatori dove è possibile giocare fumando in tranquillità e spesso il superalcolico te lo offrono i proprietari della sala, pur di farti restare incollato alla slot machines.
Oltre a questi comfort, ci sono anche delle furbizie per stordirti, come i piccoli altoparlanti sul soffitto che amplificano il suono delle macchinette in tutta la sala, creando così un mix ipnotico di fumo, alcol, suoni e luci.
Quanto spende mediamente la gente che frequenta questi posti?
Tra i 700 e gli 800 euro quelli più accaniti, gli altri intorno alle 200/300euro.
Queste cifre sembrano assurde, ma se si guarda quanto velocemente si possano perdere 50 euro, allora non ci si meraviglia più.
E così la gente che frequenta quei posti arriva anche a perdere cifre esorbitanti come 15mila o 20mila euro.
Ma dove li trovano questi soldi?
Chi è malato di gioco chiede in giro, inventando scuse come "mi si è rotta la macchina" oppure si giocano i soldi dell'affitto o della pensione o dello stipendio arrivando al punto di rovinarsi perchè la voglia di giocare è come una droga.
Come è possibile che lo Stato permetta che ce ne siano così tante in giro?
Vien subito da pensare che ci guadagna da questo business, ma in realtà non è proprio così.
Nel 2009 le slot machines sono state legalizzate e oggi il gioco d'azzardo è diventato la terza impresa italiana con un giro d'affari di 100 miliardi di euro l'anno ed in continuo aumento.
Dopo Giappone (in cui la mania è quella dei pachinko) e Regno Unito, l'Italia è il 3° paese al mondo per volume di gioco e il 1° per spesa pro capite, circa 1450€ a testa l'anno.
Sempre più persone a causa del gioco si rivolgono al SERT, il centro per le tossicodipendenze.
In Italia ci sono 15 milioni di giocatori, 3 milioni a rischio patologia, 800 mila malati
Questa malattia, che in America viene considerata tale da 30 anni, si chiama ludopatia.
Lo Stato spende dai 5 ai 6 miliardi l'anno per il recupero dei giocatori patologici, ma quanto ci guadagna allora?
Da questo business ci guadagna chi produce le macchinette, chi le installa,chi le gestisce e poi lo Stato che con le tasse dovrebbe essere quello che ci guadagna di più, ma non è così.
Mentre il fatturato del gioco d'azzardo cresce a vista d'occhio, gli introiti dello Stato no perchè la tassazione sulle slot è bassissima: nel 2005 era del 29%, oggi è dell'8%.
Le slot in internet hanno una tassazione ancora più bassa, dello 0,6%.
Facendo dei calcoli, lo Stato incassa 8 miliardi e ne spende 5/6 per il recupero dei giocatori, quindi guadagna da questo business all'incirca 2/3 miliardi.
E allora chi ci sta dietro tutto questo?
Naturalmente la criminalità organizzata.
In un servizio de Le Iene, un boss della 'ndrangheta ha rivelato che quello delle slot machines è un ottimo girod'affari perchè porta introiti maggiori con rischi minori.
I criminali aprono direttamente le sale giochi oppure piazzano le loro macchinette.
Ma la cosa peggiore è che gli stessi giocatori, ormai persi e disperati, diventano degli affiliati della criminalità organizzata: ricevono un azzeramento del conto o qualche aiutino, ma in cambio nasocndono la droga o learmi nelle loro case o si offrono di trasportare con dei viaggi armi o droga
Insomma, la criminalità si circonda di una marea di gente insospettabile e disperata che, a causa della loro dipendenza dal gioco, si ritrova immischiata in affari sporchi.
E' proprio il caso di dire che queste maledette slot machines non fanno bene a nessuno e creano solo sofferenza, solitudine e dipendenza.


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