mercoledì 19 settembre 2012

Benetton: cercasi giovani e disoccupati

Non si fa altro che parlare di disoccupazione giovanile, di donne che faticano più degli uomini a trovare un'occupazione e del Sud in condizioni più gravi rispetto al nord Italia.
Spesso capita che questi giovani disoccupati siano considerati dei "bamboccioni" o comunque dei giovani svogliati, incapaci di darsi da fare per trovare un'occupazione o con qualcosa che non va bene alla società.
Purtroppo non è così: l'esser disoccupati non dipende da chi un lavoro non lo trova o, perlomeno, non dipende totalmente da lui.
E dello stesso parere è anche il Presidente della Benetton Group, Alessandro Benetton, che da ieri ha dato il via ad un progetto globale per cercare di dare una mano ad alcuni di questi giovani senza lavoro.
Il progetto si intitola "Unemployee of the year" (il disoccupato dell'anno).
Cos'è?
Il progetto è indirizzato a giovani di età compresa tra i 18 e i 30 anni, senza un lavoro.
Ognuno di loro può inviare un'idea, un progetto su un argomento che va dall'arte alla comunicazione, dall'attenzione al sociale a quella all'ambiente.
Inoltre, sono ben accette anche proposte per creare opportunità di lavoro per altri giovani disoccupati e magari una rete globale di giovani senza lavoro.
I progetti saranno votati fino al 14 Ottobre e i 100 più votati e apprezzati vinceranno un premio di 5000 € a sostegno della realizzazione del progetto stesso.
E' vero: 100 sui milioni di giovani che parteciperanno è un po' come una goccia nell'oceano, ma è pur sempre un'azione a favore di chi un lavoro non lo trova e che, per queste ragioni, spesso si sente meno uomo/donna di chi invece ce l'ha.
Perchè il lavoro non va considerato solo come una fonte di sostegno economico, ma anche (e soprattutto) come un mezzo per sentirsi realizzati e utili alla società.


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