lunedì 13 agosto 2012

Il carcere di Abu Ghraib

Abu Ghraib.
Non è solo una città dell'Iraq, ma anche una prigione, situata nell'omonima città.
Inizialmente, durante il regime di Saddam Hussein, fu usata per imprigionare migliaia di politici iracheni, ma è tra il 2003 e il 2004 che essa divenne "tristemente" famosa al mondo per delle vicende legate ad essa.
In quella prigione è accaduto di tutto: è diventato un carcere di molestie e umiliazioni.
Nel 2004, infatti, saltarono fuori delle foto "imbarazzanti" per i soldati americani: esse ritraevano prigionieri iracheni, sottomessi, nudi, molestati.
Le foto contenute nel video sono solo alcune di quelle pubblicate: le torture consistevano nel metterli in posizioni stressanti, bombardarli di musica a tutto volume, impedir loro di dormire, accatastarli in una piramide umana, costringerli ad indossare intimo femminile, tenerli al guinzaglio come fossero animali, minacciarli con pistole e cani per non parlare poi di foto che vedono soldati americani in posa con prigionieri morti.
Alcuni di quei soldati sono stati arrestati, altri hanno già scontato la loro pena e sono i libertà, altri ancora (come Lynndie England) pubblicano libri per fornire la loro versione dei fatti, come se ci potesse essere una giustificazione a tutto questo male.
Ma in tutta questa storia c'è chi, per fortuna, si è pentito di ciò che è stato costretto a fare: uno di questi è Eric Fair che nel 2007 fece una rivelazione pubblica e raccontò tutto ciò che aveva visto e fatto in quel carcere segreto, forse per liberarsi di quel peso che, comunque, lo avrebbe accompagnato e devastato per tutta la vita.
Oggi è riuscito finalmente a riprendersi, a liberarsi del fantasma dell'alcool in cui si era rifugiato al ritorno dall'Iraq, forse per cercare di dimenticare quelle brutalità, ma si sa, i ricordi, soprattutto quelli più brutti, restano eternamente dentro di noi.
L'importante è riuscire a controllarli, evitando di farsi sopraffare.
E come i ricordi, restano anche tutte quelle immagini, prove di violenze e torture che ancora oggi si verificano, sebbene in altri Paesi come la Siria l'Iran, devastati dalla guerra, o nello stesso esercito americano in cui le donne sono vittime di molestie sessuali.
Ogni volta mi chiedo: quando avrà fine tutto questo?, e ogni volta mi rendo conto che siamo ancora troppo lontani dalla soluzione.


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