sabato 18 agosto 2012

Amelia Earhart: ritrovato il suo aereo?

Solo l'altro giorno, il 24 Luglio, Google aveva dedicato un doodle all'aviatrice statunitense Amelia Earhart per ricordare il suo 115esimo anniversario della nascita.
Per chi non la conoscesse, la Earhart ha stabilito diversi record nel corso della sua vita: nel 1928 fu la prima donna ad attraversare l'Atlantico, nel 1932 riuscì a volare sugli Stati Uniti da Los Angeles a Newark.
Ma tutto ciò non le bastava: voleva fare il giro del mondo e così il 1° Giugno 1937 partì, insieme al secondo navigatore Noonan, da Miami.
In meno di un mese sorvolarono il Sud America, l'Africa, l'India e arrivarono in Nuova Guinea il 29 Giugno 1937.
Restavano solo 11.000 km, tutti da percorrere sull'Oceano Pacifico, ma il 2 Luglio 1937 la missione ebbe fine: in quella giornata non si ebbero più notizie dell'aeroplano e dei due piloti.
Nonostante le ricerche nei giorni successivi, non si seppe più nulla di Amelia Earhart: c'è chi dice che l'aereo si sia inabissato e i due siano morti, altri affermano che i due abbiano raggiunto un'isola e che siano morti per dissenteria, altri ancora pensano che la Earhart sia stata fatta prigioniera dai giapponesi e giustiziata e addirittura c'è chi  afferma che Amelia sia ritornata in America, sotto un altro nome, creandosi così un'altra vita.
Questo dilemma, però, oggi forse può trovare una soluzione: un team di ricercatori crede di aver trovato nei fondali dell'isola di Nikumaroro, nello stato del Kiribati, frammenti che potrebbero essere i resti dell'aereo di Amelia Earhart.
Potremo finalmente scrivere la parola fine alla terribile scomparsa della donna che, con la sua grinta e la sua determinazione, è stata ed è ancora un idolo per tutte le donne che vogliono realizzare i loro sogni?


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