venerdì 23 dicembre 2011

La storia sporca di New York

Solo qualche giorno fa vi ho parlato della storia sporca di Parigi: una storia fatta di sporcizia, sangue, malattie e cumuli di corpi gettati per strada.
Un'altra storia sporca è quella di New York.
La metropoli americana è la meta più desiderata da tutti, con i suoi grattacieli, le sue luci scintillanti e le strade larghissime.
Quella città in cui, come cantava Alicia Keys " there's nothing you can't do", dove tutto è possibile, non è stata sempre così.
Nel XIX secolo New York era solo l'estremità sud di Manhattan ed era lì che tutti gli immigrati, soprattutto Irlandesi e Italiani, arrivavano per sfuggire alla povertà, alla guerra e alle persecuzioni religiose.
Erano così tanti che la popolazione cresceva in modo esponenziale e veniva sistemata in un quartiere malfamato tra l'odierna Chinatown e Little Italy, un quartiere di case popolari sporche e con affitti altissimi, con le strade piene di rifiuti, escrementi animali e fango.
Col passare del tempo le abitazioni divennero sempre più sovraffollate: all'interno dello stesso appartamento vivevano 12 persone, senza bagni e ben presto le case si trasformarono in luoghi di lavoro.
Questo fu il terreno fertile per lo sviluppo e la diffusione di molte epidemie come il colera e il tifo.
La cosa più disgustosa è che in questo periodo di malattie ci fu chi vendette animali ammalati: molti macellai usarono la carne dei maiali putrefatti per fare le salsicce.
Per nascondere l'odore malsano e uccidere i batteri e i funghi veniva usato il borace, mentre per dare il colore rosso alla carne si aggiungeva il colore naturale per vestiti e stoffe.
Tutto altamente nocivo.
Solo grazie ad un fotografo, Jacob Riis, la situazione cambiò: Riis riuscì ad attirare l'attenzione del pubblico e dei potenti con le sue fotografie (raccolte nel libro Come vive l'altra metà) dei sobborghi di New York, dando così un volto umano alla miseria.
Da quel momento in poi, la città di New York conobbe un'invenzione dopo l'altra: dalla lampadina elettrica di Edison alla corrente alternata di Tesla, dalle auto elettriche della Detroit Electric al modello T di Ford.
Tutto questo e molto altro ha portato alla nascita di una grande metropoli che oggi incanta tutti con le sue luci e la sua atmosfera.


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