venerdì 6 maggio 2011

Stabilimenti balneari: favorevoli o contrari?

L'estate è quasi vicina e in noi cresce sempre più il desiderio di stare sdraiati sulla spiaggia ad abbronzarci o di fare un bel tuffo in mare.
Sappiamo già che la spiaggia "sarà tutta nostra" fino a metà Giugno, fin quando gli stabilimenti balneari apriranno le loro porte, chiedendoci cifre spaziali per poter semplicemente accedere alla spiaggia e godere di tutti i servizi che ci offrono.
La novità è che da qualche giorno è stato esteso il diritto di superficie sulle coste e i litorali ad un periodo di 90 anni. Un diritto che viene riconosciuto ali operatori balneari, alle strutture ricettive, ai chioschi.

Il ministro dell'Economia Tremonti ha giustificato tutto ciò affermando che così si creano lavoro e investimenti perchè si offre a tutti coloro che lavorano nel turismo balneare la possibilità di attuare progetti anche di lungo termine.
Dall'altro lato della costa c'è il WWF e Legambiente che, giustamente, sono contrari a questo decreto: in questo modo, infatti, lo Stato non ha fatto altro che affidare le bellezze delle nostre spiagge e dei nostri litorali ai ricchi, negando all'intera cittadinanza italiana di poter usufruire "liberamente" di queste meraviglie, che alla fine ci appartengono e sono un  bene comune.
Perchè pagare per fare un tuffo nel mare che è di tutti o per stare sdraiati a prendere il sole in spiaggia?
Io ti potrei pagare per gli eventuali servizi che mi offri mentre sono sul lettino o la sdraio, come connessione Internet al mare o corsi di aerobica, pallavolo, tennis, balli di gruppo, ecc....
Sempre se me li offri!!!


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