martedì 25 gennaio 2011

E' un paese per vecchi

Dagli ultimi dati distribuiti dall'Istat, il nostro Paese si presenta come un Paese sempre più anziano: al 1° Gennaio 2011 i residenti sono 60 milioni e 600 mila. Rispetto al 2010 c'è stato un incremento e ciò è dovuto principalmente a due cause: il calo del numero dei decessi e la presenza crescente di immigrati che oggi rappresentano il 7,5% della popolazione italiana.
Ma soffermiamoci sul calo dei decessi: la speranza di vita alla nascita ha raggiunto i 79,1 anni per gli uomini contro gli 84,3 per le donne; il numero degli ultracentenari in 10 anni si è triplicato raggiungendo un numero superiore ai 16mila.
A rendere l'Italia sempre più anziana è anche il calo delle nascite, ben 12.200 nascite in meno rispetto al 2010. Bisogna aggiungere che tra le 557mila nascite registrate nel 2010, 104mila sono attribuibili a madri straniere.
La foto dell'Italia di oggi è quella di un Paese per vecchi.
A questo proposito vi consiglio (è stato suggerito anche a me) di leggere "La generazione tradita" di Pierluigi Celli: in questo libro l'autore parla delle giovani generazioni di oggi tradite da una società sempre più rissosa, individualista, una società in cui la cultura e la competenza non contano nella ricerca di un lavoro e dove ogni giovane deve combattere contro un sistema vecchio e malato, in cui gli anziani non lasciano il posto ai più giovani.


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